Spettacolo finale Pcto “Ecuba, la voce delle vittime”

Il giorno mercoledì 22 marzo 2023, alle ore 11.00, si svolgerà presso l’ Auditorium San Nicolò di Chioggia, lo spettacolo teatrale “Ecuba, la voce delle vittime”, adattamento dalle “Troiane” di Euripide, realizzato dagli studenti della 3^A Classico, a conclusione del progetto relativo al PCTO.

La rappresentazione verrà poi replicata in orario serale, alle 21, per la cittadinanza.
Riportiamo qui le note di regia.

Il nostro lavoro è stato una scelta, quella di parlare dell’attualità attraverso l’universalità della tragedia. Le Troiane di fatto si impone come ennesima tappa di quel “teatro dell’attualità” che si è sempre cercato di realizzare ovvero la capacità mettere in luce tutta la potente contemporaneità della parola. Le immagini che il testo evoca sono quelle della guerra, dei conflitti dei nostri tempi, di una barbarie che non ha epoca.
La denuncia della guerra di aggressione, forza contro debolezza, potere contro assenza di potere: non c’è scampo per i vinti rispetto all’arbitrio dei vincitori, davanti ai quali non è consentito nemmeno un gesto di rifiuto ma solo un silenzio rassegnato. La ribellione può costare cara e comportare conseguenze anche peggiori! Se dunque, nelle stesse parole di Taltibio, la relazione vincitori/vinti è strutturalmente violenta, l’uccisione di Astianatte è inevitabile.

Il punto di vista scelto da Euripide è quello delle Troiane. Non i vinti, ma le donne dei vinti hanno qui diritto di parola e cantano il dolore per la città distrutta e per i loro uomini trucidati. Nella tragedia il Coro, che dialoga con Ecuba, e le figure femminili di Cassandra, Andromaca e della  fedifraga Elena disegnano quale doveva essere la condizione femminile nel V secolo. Condizione che, per molti versi e in larga parte del mondo, si è mantenuta fino ai giorni nostri. Ed è per questo che una tragedia come le Troiane, scandita dal lamento delle donne dei vinti, quando la città di Troia è distrutta e gli eroi difensori sono morti per mano dei Greci vincitori, pone temi e problemi della contemporaneità: la denuncia della guerra e dell’annientamento dei “barbari”, ovvero dei “diversi”, e la rappresentazione del punto di vista femminile sui modi di vivere e morire.

Allegati

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Circolare n. 277 - Spettacolo teatrale 3^ACL.pdf