Punto d'ascolto a scuola

 

Caratteristiche del Punto d'ascolto

Il Punto di Ascolto è uno spazio interno alla scuola dedicato agli studenti, che possono accedervi in forma anonima per brevi consulenze.  

E' una delle iniziative del progetto “Contrasto del disagio, promozione del benessere”, rientrante nell’ambito del piano programma delle attività del Settore “Istruzione, Edilizia Scolastica e Formazione” della Provincia di Venezia.

ll consulente (psicologo, psicoterapeuta o educatore) è un professionista esperto nell’entrare in relazione con gli adolescenti e nell’affrontare le problematiche tipiche di questa fase della vita; questi opera nel rispetto della privacy del minore (salvo i casi di deroga previsti dalla legge per la tutela dei minori) in un’ottica di protezione dello stesso.

Il Punto di Ascolto si propone di agevolare la comunicazione e la relazione attraverso l’ascolto dei disagi scolastici, familiari e personali dei ragazzi. Inoltre, mira a fornire informazioni tese ad indirizzare lo studente verso strutture territoriali pubbliche per la soluzione di problemi personali, richieste di tipo sanitario, problemi giuridici, aspetti legati alla socializzazione e alla gestione del tempo libero.

Il Punto d’Ascolto è rivolto a ragazzi dai 14 ai 19 anni e oltre: una fascia d’età caratterizzata sempre da rapidi mutamenti e dalla ricerca di identità personale e spesso da conflitti interiori, difficoltà di relazione e instabilità emotiva; ne consegue l’importanza di un spazio nel quale chi ascolta sia sensibile alle problematiche giovanili e sappia affrontarle; un dispositivo, dunque, che vada oltre l’intervento mirato ad un disagio specifico e conclamato e che sia capace di accogliere anche le normali paure e insicurezze, i piccoli fallimenti, la solitudine o la temporanea incapacità nel dare risposte adeguate ai propri bisogni. 

Il Punto d’Ascolto offre dunque occasioni nelle quali il ragazzo viene ascoltato e accompagnato in una riflessione che gli consenta di non sottovalutare o, al contrario, di non drammatizzare il suo vissuto ed il suo iniziare ad “essere” in un mondo adulto, che va spesso troppo in fretta e nel quale non sempre sono disponibili momenti di vero ascolto.

 Come funziona il punto d'ascolto

Nella scuola secondaria di II° grado, il Punto d’Ascolto è un Servizio diretto principalmente agli studenti, ma al quale si possono rivolgere, in caso di necessità e relativamente a difficoltà nel rapporto con gli/le adolescenti, anche insegnanti o genitori.

E’ aperto un giorno al mese durante l’orario scolastico. Presso ogni Istituto lo sportello viene generalmente attivato nel periodo compreso tra ottobre e maggio. Al Punto d’Ascolto l’utenza può accedere per colloqui, ognuno di circa ½ ora scolastica, in una stanza appositamente predisposta in modo da garantire la privacy di chi vi si rivolge. 

Gli studenti, se lo desiderano, sono autorizzati ad accedervi, previa autorizzazione dei genitori o tutori (o facenti le veci), in forma anonima, in modo da sentirsi liberi di esporre la propria richiesta qualunque essa sia.

Lo scopo dei colloqui è quello di aiutare lo studente ad attivare le proprie risorse (o quelle della propria famiglia, se possibile) in favore della risoluzione autonoma di eventuali problemi o, qualora si renda necessario, facilitare un suo contatto con i servizi più adatti a fornire risposta ad esigenze specifiche. 

Al Punto di Ascolto non si fa psicoterapia. Il punto di ascolto non è uno spazio di diagnosi e cura. Qualora il minore abbisogni di un intervento più continuativo, intensivo o specifico, viene indirizzato ai Servizi Territoriali competenti.

Si avvisano gli studenti interessati che riparte il “Punto d’ascolto” a scuola con la psicologa Terzulli. Si può usufruire del servizio sia in presenza che online previo accordo con la psicologa (n. cellulare 3398238464).