Istruzione Professionale

Con il decreto legislativo 61 del 13 aprile 2017 gli istituti professionali diventano scuole territoriali dell'innovazione, aperte e concepite come laboratori di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica. Diverse le novità:

  1. percorsi di apprendimento personalizzati,
  2. un bilancio formativo per ciascun studente,
  3. docenti tutor che lavorano con i singoli per motivare, orientare e costruire in modo progressivo il percorso formativo,
  4. un modello didattico che raccorda direttamente gli indirizzi di studio ai settori produttivi di riferimento per offrire concrete prospettive di occupabilità.

E ancora: metodologie didattiche per apprendere in modo induttivo, attraverso esperienze di laboratorio e in contesti operativi, analisi e soluzione di problemi legati alle attività economiche di riferimento, lavoro cooperativo per progetti, possibilità di attivare percorsi di PCTO già dalla seconda classe del biennio. Sin dal primo anno di scuola il laboratorio rappresenta l’ambiente didattico per eccellenza.

Laboratori di innovazione

L’istruzione professionale si propone come laboratorio permanente di ricerca e innovazione, in un rapporto continuo con il mondo del lavoro. Il nuovo sistema formativo degli istituti professionali è centrato su:

  • didattica personalizzata, uso diffuso e intelligente dei laboratori, integrazione tra competenze, abilità e conoscenze
  • didattica orientativa, che accompagna e indirizza le studentesse e gli studenti in tutto il corso di studi
  • offerta formativa innovativa e flessibile e materie aggregate per assi culturali.

Il diplomato acquisisce una prospettiva culturale che coniuga le competenze tecnico-professionali con quelle del cittadino europeo.

 

Quadro orario e attività di laboratorio

Il biennio unitario dei percorsi di istruzione professionale comprende 2112 ore (due anni): 1188 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 924 ore di attività e insegnamenti di indirizzo, incluse le ore destinate ai laboratori. Le scuole possono utlizzare fino a 264 ore per:

  • personalizzare gli apprendimenti
  • realizzare il progetto formativo individuale
  • attivare i PCTO già dalla seconda classe.

Per il triennio, ogni anno scolastico (terzo, quarto, quinto) comprende 1056 ore, di cui 462 destinate agli insegnamenti di indirizzo. L’area di istruzione generale è comune a tutti i percorsi, mentre le aree di indirizzo si differenziano in base ai percorsi di studio.

 

Il Profilo educativo culturale e professionale

I percorsi di istruzione professionale si contraddistinguono per il Profilo educativo, culturale e professionale (P.E.Cu.P). Esso riassume sia i risultati di apprendimento comuni sia i risultati di apprendimento di indirizzo del diplomato.

Al termine dei cinque anni di studio lo studente consegue il diploma di istruzione secondaria di secondo grado che gli permette un veloce inserimento nel mondo del lavoro, l’iscrizione all’università o a corsi post diploma presso gli ITS.