“Il bambino è il maestro”

Il giorno 15 Dicembre le classi quinte dell’indirizzo Scienze Umane hanno avuto l’opportunità di partecipare ad una lezione laboratoriale afferente al progetto dal titolo “ Il maestro è il bambino” tenuto da una formatrice Metodo Montessori. Tale progetto, in continuità con la programmazione didattica del percorso curricolare, ha visto gli studenti affrontare dal punto di vista pratico quanto da loro studiato in classe.
Attraverso diversi stimoli proposti dall’insegnante, Antonela Gioacchini, di origine Argentina, gli studenti sono entrati nel vivo dell’approccio montessoriano e hanno avuto la possibilità di assorbirne il senso profondo grazie all’entusiasmo evidentemente palesato dall’educatrice montessoriana .
L’incontro si è svolto nell’auditorium dell’Istituto che per tre ore è stato vissuto come si vive l’aula quando si è bambini: seduti a terra, gambe incrociate o distese, poco importa. Quello che conta è esserci. La prima richiesta di “maestra” Antonela è stata quella di provare a ricordare aspetti positivi e negativi legati alla personale esperienza entro l’istituzione scolastica. Cosa ci ricordiamo della scuola materna?
Come siamo stati? Quali esperienze difficili ci sono rimaste impresse? Quali le persone significative per noi entro questi luoghi? Come ci hanno accolti, o meno?
Gli studenti hanno condiviso i loro ricordi e a partire da questi, quasi sommessamente, è stato possibile cogliere la profondità dello sguardo attento della Montessori verso il bambino, capace di riconoscerne la dignità, offrire limiti, aiutare alla comprensione profonda del rispetto di sé, dell’altro e dell’ambiente.
Fuori programma l’osservazione delle piante del giardino della scuola per comprendere quanto, nello sguardo dell’adulto poco allenato, ci sia di giudicante. Quante le nostre aspettative quando guardiamo anche solo ad una foglia che ci aspettiamo si muova al vento e questa invece non lo fa. Quanto, insomma, ci aspettiamo dagli altri dimenticando di agire per l’accoglimento, di praticare osservazione profonda e attenta, di esercitare ascolto attivo, tutto senza volere che quel bambino sia la persona che vorremmo fosse, ma avendo la cura necessaria affinché sia la persona che vuole essere e che è.


Sono stati diversi i momenti di condivisione nel coso del tempo trascorso assieme e gli studenti hanno saputo fare domande estremamente coerenti. Si sono interrogati sul come essere educatori efficaci, sul tipo di linguaggio da utilizzare con i bambini, sulle buone pratiche per fare in modo che diventino adulti con un buon livello di autostima, sull’educazione alla pace.
Nell’ultima parte dell’incontro maestra Antonela ha invitato gli studenti a sperimentare direttamente i materiali Montessori. Sparsi per l’auditorium erano infatti stati collocati molti di questi, materiali le cui finalità educative erano chiaramente differenti. I ragazzi e le ragazze hanno potuto toccare con mano materiale per l’apprendimento dell’aritmetica e della geometria; materiale per l’allenamento della coordinazione oculo-manuale; materiale per l’esercizio delle facoltà visuo-spaziali e l’approccio alla geografia. E molto di più.
L’incontro si è quindi concluso con la condivisione dei feedback degli studenti sull’esperienza fatta. Come momento ulteriormente arricchente la loro formazione, vi sarà la visita al Museo dell’Educazione di Padova, presso il FISPPA (Dipartimento di Filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata dell’Università patavina). La visita è finalizzata all’approfondimento non solo della storia della Scuola Italiana, ma anche delle diverse pratiche didattiche che l’hanno caratterizzata. Esperienze pedagogico-didattiche entro le quali si colloca non solo quella montessoriana ma altrettante significative buone pratiche che hanno permesso all’Istituzione scolastica italiana di essere particolarmente attenta alle esigenze dei propri allievi.